Da "La Nuova Provincia" di Asti del 24 gennaio 2012 Articolo di Renato Romagnoli Anticipazione in prima pagina, a fianco del titolo del giornale: "Quelle cartoline in Azzabraille mai arrivate" (Miniatura di fotografia di Azzalin che tiene in mano una cartolina) "Storia di un ricercatore che ha inventato un nuovo sistema di lettura per non vedenti". A pagina 18, foto di Azzalin con una cartolina ed altra foto della cartolina da sola. CELLE E-. UN INGEGNERE ELETTROMECCANICO REALIZZA UN NUOVO SISTEMA DI LETTURA II "giallo" delle cartoline di Natale mai arrivate Erano scritte in Azzobraille per non vedenti Antonio AzzaIin, classe 1949, ingegnere elettromeccanico e ricercatore, vive a Celle ma fa la spola con Milano e con tante altre città in cui periodicamente si sposta per realizzare la sua idea di rendere il Braille non solo lo strumento attraverso il quale i non vedenti possono leggere e scrivere, ma un mezzo che li metta in contatto con le mille sfumature della vita quotidiana. Per questa ragione da quasi trent'anni, lui che ci vede benissimo, studia questo particolare linguaggio, in cui si scrive traforando una carta particolare, in modo che attraverso i rilievi della carta i non vedenti "leggano" lettera attraverso la sensibilità dei polpastrelli delle dita. «II sistema di punteggiatura della carta - spiega Antonio Azzalin - che si attua con puntini a rilievo, alti circa mezzo millimetro e distanti due millimetri e mezzo l'uno dall'altro e abbastanza complesso e presenta numerosi inconvenienti, per cui molti giovani non 10 imparano pili. Inoltre, i vedenti non conoscono il Braille e le loro comunicazioni con il mondo dei non vedenti risultano perciò limitate: da qui mi e nata l'idea di un modo diverso di utilizzare il Braille e gradualmente ho realizzato un software che permette di trattarlo come un sistema di grafica convenzionale, utilizzabile anche da chi non conosce le regole del Braille». II progetto ha preso il nome di Azzabraille (se ne può aver ulteriore notizia all'omonimo sito internet) e si è concretizzato in una nuova soluzione, vale a dire in una scrittura in rilievo, costituita da puntini di resine speciali, che può essere utilizzata su qualsiasi supporto: carta, vetro plastica, dvd. Inutile dire che per un non vedente questo significa, ad esempio, poter giocare a carte con persone vedenti, conoscendo il valore delle figure grazie ai puntini sovraimpressi, oppure avere moltissime informazioni in pili: si potranno leggere le scadenze dei medicinali, l'etichetta di una bottiglia, un biglietto da visita, un depliant, una cartolina postale, con un bel passo avanti verso l'autonomia! Proprio sulle cartoline postali si è peò creata una prima difficoltà, perché le Poste non hanno recapitato quelle che Azzalin ha spedito per 10 scorso Natale. «Le ho af- francate nell'ufficio di Revigliasco - racconta - e l'impiegata Ie ha trovate belle, tanto da scegliere per loro dei francobolli speciali, per arricchirle. II problema e che non sono mai arrivate a destinazione e, quando ho, contattato il responsabile di zona delle Poste, il sig. Vincenti, per avere delle spiegazioni, prima mi sono sentito rispondere gentilmente poi, alle mie ulteriori richieste, mi e stato detto che la posta si pub anche perdere. Peccato però che le stesse cartoline, spedite da Milano e Novara, siano giunte tutte alle persone interessate». In merito alla vicenda abbiamo interpellato Antonio Sgroia, responsabile della comunicazione dell'area Nord Ovest delle Poste italiane: «La posta ordinaria non e tracciata - ha risposto Sgroai - a differenza di quel che avviene per raccomandate o assicurate, e trovare queste cartoline e come cercare un ago nel pagliaio. Tutta la corrispondenza viene raccolta e portata all'impianto di smistamento di Torino, dove può darsi sia successo qualcosa in fase di lavorazione. Se le cartoline sono state scartate dalla macchina avrebbero dovuto essere smistate a mano: faremo ricerche per capire cos'e successo». Antonio Azzalin aspetta fiducioso che gli giungano delle spiegazioni, anche perché per un non vedente poter ricevere una cartolina augurale in Braille e un altro piccolissimo ma importante segno di normalità.