La Stampa del 6 gennaio 2012 Pagina 71 La storia ELISABETIA FAGNOLA CELLE ENOMONDO (At) Leggere allo stesso tempo con gli occhi e con le dita, carte da gioco, cd, spartiti musicali, l'etichetta di una bottiglia di vino. Intrecciare i due mondi, il Braille e il «nero», come lo chiamano gli stampatori: «Noi mettiamo i puntini su tutto» recitano le cartoline di Natale inviate in giro per l'Italia con gli auguri del Club Italiano del Braille, leggibili dagli occhi e dalle dita. Sono partite da Celle Enomondo, 300 abitanti tra i vigneti dell' Astigiano, dove nascerà tra poco la prima stamperia del progetto «AzzaBraille», presentato a Milano dall'Unione ciechi della Lombardia. «E' il Braille per i vedenti» sintetizza Antonio Azzalin, ingegnere, fisico e ricercatore astigiano, 62 anni appena compiuti, la maggior parte passati fra l'Italia e la Francia a collegare il mondo dei vedenti